Hai presente quella sensazione di aprire l’armadio e trovarlo strapieno, ma non sapere comunque cosa indossare?
Succede più spesso di quanto si pensi. In media, una donna utilizza solo una piccola percentuale del proprio guardaroba. Il resto resta lì: dimenticato, accatastato, o semplicemente mai davvero “inserito” nei tuoi look.
Il mio lavoro, come consulente d’immagine, parte proprio da qui: aiutarti a dare nuova vita ai capi che hai già e a far “girare” il guardaroba, invece di lasciarlo bloccato.
Molti dei capi che possiedi sono di qualità, ma semplicemente non li usi più. Magari li hai comprati in un momento di ispirazione — assistita da una commessa particolarmente convincente — ma quell’entusiasmo si è spento una volta tornata a casa. Oppure, sono vestiti che ti piacevano “allora”, ma oggi non ti rappresentano più.
Capita anche che l’armadio non sia organizzato in modo funzionale: i capi che ami sono nascosti dietro pile disordinate, e la mancanza di visibilità rende difficile creare abbinamenti. Di conseguenza, vestirsi diventa un’operazione faticosa, invece che un momento piacevole.
Un armadio ben organizzato crea ordine visivo, che corrisponde a un ordine mentale: riduce lo stress decisionale e ti fa riscoprire il piacere di scegliere cosa indossare.
E poi c’è un altro aspetto: se il tuo stile personale in questo momento non è ben definito, è normale che anche i capi più belli restino in stand-by. Senza un contesto o un abbinamento chiaro, faticano a trovare il proprio posto.
Quando lavoro con le mie clienti, le invito sempre a fermarsi un attimo e porsi alcune domande:
Quando è stata l’ultima volta che ho indossato questo capo?
Mi rappresenta ancora?
Mi sento bene quando lo indosso?
È davvero in linea con la mia immagine di oggi?
Sono domande semplici, ma potentissime. E da qui si può davvero ricominciare.
Prendersi qualche ora di tempo per affrontare l’armadio può sembrare un’impresa, ma è un investimento prezioso — di tempo e di valore.
La prima cosa da fare è farsi coraggio e svuotarlo completamente. Sì, davvero: solo così puoi avere una visione d’insieme. Poi, per tutti quei capi che non indossi frequentemente, prenditi il tempo di provarli. Valuta se sono ancora della taglia giusta, se la vestibilità ti valorizza, se oggi li ricompreresti.
E prova anche a creare qualche abbinamento completamente nuovo con quello che hai già: a volte basta cambiare prospettiva per riscoprire un capo dimenticato.
Dopo questo “esame”, i capi si dividono naturalmente in categorie:
quelli che restano nell’armadio perché li ami e li usi;
quelli che possono essere donati o venduti perché non rispecchiano più il tuo stile ma sono ancora in buone condizioni;
quelli da eliminare senza rimpianti perché sono usurati o irrimediabilmente fuori forma.
Essere onesta con te stessa è fondamentale. Quando ti ritrovi indecisa, chiediti:
“Ho indossato questo capo nell’ultimo anno?”
“Mi fa sentire bene?”
“Si abbina facilmente con altri pezzi del mio guardaroba?”
Se la risposta è no, non fermarti subito: prova a creare qualche nuovo abbinamento, perché a volte l’unico limite è quello della tua immaginazione.
Una volta fatto spazio, è il momento di riorganizzare. Ma qui voglio fare una distinzione importante: non sono una professional organizer, il mio obiettivo non è solo mettere ordine, ma aiutarti a creare nuovi outfit con ciò che hai già.
Ti suggerisco di dividere i capi per occasione d’uso: lavoro e vita quotidiana, tempo libero e occasioni speciali. In questo modo, anche gli abiti che usi di rado — come quelli da cerimonia — possono essere riposti nelle zone più scomode, mentre quelli che indossi più spesso restano a portata di mano.
Un altro metodo utile è la suddivisione per categoria merceologica: maglie, giacche, pantaloni, gonne e così via.
L’ordine per colore, invece, dipende dallo spazio che hai e da come preferisci visualizzare i capi. Un armadio ordinato per colore dà sicuramente una grande soddisfazione visiva, ma se lo spazio è ridotto, può essere più funzionale alternare le tonalità: immagina una pila di magliette tutte nere — è difficile distinguere i modelli, e finisci per indossare sempre le stesse. Se invece alterni i colori, ogni capo risalta di più e acquista la propria identità.
Nei limiti dello spazio a disposizione, evita di ammassare tutto. Avere grucce simili, lasciare respiro tra i capi e curare l’ordine visivo aiuta non solo a mantenere il guardaroba in equilibrio, ma anche a “vedere” più facilmente nuove combinazioni.
Può esserti d’aiuto, se hai spazio, riporre i capi fuori stagione, in modo da lasciare visibili solo quelli che stai effettivamente indossando. Ti sembrerà di avere meno, ma userai molto di più.
Salvo casi particolari non amo promuovere troppo i “capsule wardrobe”, perché rischiano di diventare uno schema troppo rigido. Preferisco piuttosto invitarti a individuare i tuoi pezzi vincenti, quelli che funzionano sempre e che raccontano davvero chi sei.
Pensa ai tuoi “outfit fondamenta”: quelli per il lavoro, per la vita quotidiana, per le uscite serali o le occasioni speciali. Da qui puoi partire per costruire un guardaroba coerente, che evolva insieme a te.
Capire quali sono i capi che ti fanno sentire a tuo agio — e che allo stesso tempo ti valorizzano — ti aiuta anche a stabilire su cosa vale la pena investire di più. I capi basici, quelli che esprimono il tuo stile e che indossi con maggiore frequenza, meritano qualità: sono il cuore del tuo guardaroba.
Quando valuti nuovi acquisti, chiediti sempre: “Posso immaginare almeno tre o quattro abbinamenti con ciò che ho già?” Se la risposta è sì, hai trovato un capo che dialoga con il tuo armadio, e quindi con il tuo stile.
Prima ancora di toccare l’armadio, analizzo lo stile di vita, le esigenze e i valori della persona che ho davanti. Questo significa che il decluttering e la creazione di nuovi look non sono mai generici: sono costruiti su misura, sulla tua realtà e sul messaggio che vuoi trasmettere attraverso l’immagine.
Ti suggerisco di programmare una sessione di styling guardaroba almeno a ogni cambio di stagione: serve per creare nuovi abbinamenti, rivedere ciò che possiedi con occhi diversi e capire se ci sono capi da integrare.
L’obiettivo è sempre lo stesso: farti sentire rappresentata, valorizzata e libera di vestirti con semplicità, partendo da ciò che hai già.
Alla fine, il ruolo della consulenza d’immagine è proprio questo: trasformare il guardaroba in uno strumento vivo e coerente con te. A volte non serve avere più abiti, ma saperli usare meglio.
Liberarsi del superfluo e riorganizzare lo spazio significa alleggerire anche la mente: ritrovi ispirazione, fiducia e un nuovo modo di guardarti allo specchio.
Se vuoi scoprire come rendere il tuo armadio un alleato quotidiano e creare nuovi look che parlino davvero di te, puoi prenotare una call conoscitiva gratuita: insieme vedremo da dove iniziare per far tornare a brillare il tuo stile.